Sono presenti 40 persone collegate.
Partecipa Avv. Piazza. Moderano Nicola Saluzzi e il presidente Ernesto Emanuele.
Ringraziamo subito E.M., imprenditore, per una sua cospicua donazione all’associazione. Separato, è riuscito a riprendere contatto con le figlie dopo diversi anni.
- V.C., dalla Toscana. Si era già messo in contatto con noi una quindicina di giorni fa e, per l’urgenza, messo subito in contatto con un nostro avvocato e con un penalista di Firenze. Ex imprenditore, ora precario, ha un carico denunce di violenza parte della ex moglie, con richieste economiche per lui insostenibili. Ha subito violenze e umiliazioni davanti ai figli, poi cacciato di casa, picchiato e finito al PS in codice rosso. Una testimonianza forte e positiva per tutti i presenti e l’associazione.
- C.A. della Brianza, con 2 figli. Dopo la separazione consensuale, ha lasciato i figli e la casa alla ex moglie ma lui può rimanerci fino a quando non ne ha trovata un’altra. A maggio 2020 arrivano i Carabinieri che gli intimano di lasciare l’abitazione in base alla denuncia fatta dalla ex. Messo in contatto con avvocato dell’associazione, è riuscito a rientrare a casa.
- P.D. di Bergamo. Imprenditore e allenatore sportivo. 3 figli di cui due adottati, nel 2017 la ex si allontana e ha un figlio con nuovo compagno. E’ in mediazione familiare. Parla di accordi economici sostenibili inizialmente, ma poi ha continue e pressanti richieste. Dai comportamenti anomali che vede, teme una falsa denuncia.
Vuole partecipare attivamente alle istanze dell’associazione su Bergamo, facendosi attivo volontario per una collaborazione stretta. Mette a disposizione la sua palestra per gli incontri.
- G.E., della bassa lombarda, assistito da un’amica. Aveva già partecipato alcune volte agli incontri ed è seguito da un avvocato dell’associazione. Ipovedente, è assistito da una amica. Ha 2 figlie che non frequenta da novembre 2019. Il mese scorso ha ottenuto di fare una breve video chiamata con la figlia minore. L’associazione si è presa carico di sentire direttamente l’assessore ai Servizi sociali del luogo di residenza e l’assistente sociale che sta seguendo il caso.
- F.M., separato da 1 anno, con due figli con cui ha ottimi rapporti e buona frequentazione, anche per via dei turni lavorativi della madre. E’ però depresso, tra alti e bassi fa spesso “brutti pensieri”, lo psichiatra lo aiuta con un farmaco. La ex, saputo del farmaco vuole essere presente alla visita medica e ne fa uso strumentale ai suoi danni. Gli viene consigliato di accordarsi col medico per evitare interferenze.
- G.D., 52 anni, manager di aziendale ha due figli e il più grande vive con lui (12 anni). Il più piccolo lo frequenta in alternanza con la madre. Ha prove della vita dissoluta della madre, di origine russa. A giugno la allontana dalla casa e la ospita in una abitazione vicina, ma questa non collabora alle spese e dà prova di non essere interessata ai figli. E’ in fase di separazione, seguito da un avvocato dell’associazione e anche dal mediatore familiare sempre tramite l’associazione. Si è reso disponibile per consigli sulla gestione della comunicazione su web.
- B.D., di Milano, ha un figlio di due anni e da maggio è fuori casa. E’ stato denunciato per violenze dalla ex. Il giudice ostacola il diritto di visita.
- R.L., di Milano, ci aggiorna sulla sua situazione. La madre ha violato gli accordi e ha portato le bimbe a Roma, lui non riesce dunque più a vederle. Gli viene consigliato di predisporre nella sua casa-studio uno spazio adatto ad ospitare le figlie, e di andare a Roma a vederle. Gli è stato consigliato di contattare con urgenza i Servizi sociali del territorio.