Ecco il video della Parte, con gli interventi dei papà separati: Ecco il video…
Report serata di Accoglienza del 17 maggio 2021
Report serata di Accoglienza del 17 maggio 2021
Erano presenti i professionisti dr. Massimo D’Amelio e l’avv. Jacopo Pistorello.
Diversi interventi (sono presenti più di 30 persone) tra cui le storie di:
F.M. – 57 anni di Bergamo, con una figlia di 8 anni. Operatore dello spettacolo (video producer) ma ora disoccupato. Ottimo rapporto con la figlia. La ex, più giovane quasi 20 anni, occupata nel settore bancario, abita nello stesso condominio della madre con il suo nuovo compagno, pure lui separato con una figlia. Si trova in uno stato di separazione di fatto (non sono sposati) avendo lui lasciato la casa in primavera dello scorso anno dopo 4 mesi di conflitto pesante ed avendo scoperto che lei aveva una relazione extra. Tre i motivi sostanziali della separazione: ingerenza dei genitori di lei; incompatibilità degli orari di presenza per via del lavoro; desiderio di avere un secondo figlio che lui per motivi di età ed economici non voleva. In febbraio 2021 era fissato accordo di separazione con la ripartizione delle quote della casa cui lei si oppone.
Interviene dr. D’Amelio: necessità di un percorso che educhi la figlia a dormire da sola, dato che purtroppo è abituata dalla mamma a stare nello stesso letto.
S.A. – rumeno, da 15 anni in Italia, vive in provincia di Roma, 1 figlio di 14, sposato e divorziato dal 2014 in Romania. Il figlio vive con la madre a 20 km da lui, lo frequenta tutte le domeniche. Di recente ha ricevuto una notifica di divorzio. Lei ha un altro figlio con un nuovo compagno. Ha scoperto che la madre vuole allontanarlo dal figlio per fargli riconoscere in nuovo compagno come padre. E’ stato messo in contatto con l’avv. Materia.
L.R. – 42 a, da Pavia, due figli dio 7 e 4 anni. Riassume la storia di un rapporto conflittuale (dopo 22 anni) in cui lei controlla tutto in modo ossessivo, escludendolo dalle decisioni, allattando la più piccola fino all’età di quasi 3 anni. Dal 2018 lei si allontana spesso dalla casa, e si avvicina a gruppo esoterico. Dopo l’estate dello scorso anno lei decide di non condividere più, fissa incontro con psicologo (30 novembre) dove si presenta con le motivazioni scritte sulle motivazioni della rottura, fortemente offensive. Gli sottopone un accordo di separazione con una serie di richieste economiche e il collocamento esclusivo dei bambini. Il conflitto è ovviamente forte. In gennaio scopre che aveva tutto pianificato e organizzato registrazioni e prove per incastrarlo e allontanarlo (denunce, centro antiviolenza). Lo fotografa anche con la bimba nel letto per una ipotesi di abuso. Riceve violenze fisiche davanti ai figli, e quindi chiama i carabinieri. Scopre che il cellulare era appositamente configurato per raccogliere prove.
E’ fuori casa da gennaio, e chiede (ingenuamente) se è consigliato fare la mediazione che il suo legale (di lei) gli ha consigliato.
Consiglio unanime: staccarsi emotivamente dalla ex e prendere velocemente un avvocato per fare un provvedimento d’urgenza.