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Interrogazione parlamentare e Commissione sui Diritti dei minori: il Parlamento Europeo accoglie le richieste dei figli di genitori separati

Interrogazione parlamentare e Commissione sui Diritti dei minori: il Parlamento Europeo accoglie le richieste dei figli di genitori separati

Strasburgo – Oggi, 22 novembre 2002, nella sede del Parlamento Europeo, si è svolta l’audizione dizione del Coordinamento nazionale dei figli di genitori separati che hanno presentato il proprio Manifesto dei diritti (allegato 2). 

È stato raggiunto l’obiettivo di ottenere un’interrogazione parlamentare e l’istituzione della Commissione dei Diritti dei minori.

L’eccezionale appuntamento coincide con la celebrazione del 70° compleanno del Parlamento Europeo oggi riunito per l’occasione, in Assemblea plenaria.

L’articolo 1 della legge 149/2001 dispone che il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia. Il principio ispiratore della legge è quello secondo cui la sottrazione del minore al proprio nucleo familiare dovrebbe costituire una   eccezione rigorosamente e coerentemente motivata ed ogni sforzo dovrebbe, quindi, essere volto a mantenere i figli in famiglia.

Nel corso dell’audizione sono state riportate significative testimonianze tra cui quella di una ragazza che ha scritto una lettera rivolta al Commissario europeo per la Giustizia e i Diritti Umani Josep Borrel e al nostro Ministro della Giustizia Carlo Nordio (allegato 3).

Le testimonianze hanno evidenziato la grave criticità del sistema tutto italiano in merito alla tutela dei minori. I minori dovrebbero essere allontanati solo quando sono veramente in pericolo e si chiede che questi casi siano accertati da fatti oggettivi; in tali casi    bisogna innanzitutto valutare la collocazione presso parenti fino al quarto grado, cosi come previsto dalla legge 149/2001, che, invece, viene spesso disattesa.

Questa criticità viene infatti sottolineata anche nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori: (…) l’eventualità della collocazione del bambino presso parenti, anche prossimi e la cui  esistenza sia nota al giudice e agli operatori sociali, è fatta oggetto di vaglio soltanto sporadicamente e su richiesta dei parenti stessi, nonostante la normativa vigente preveda l’obbligo di valutazione delle capacità vicariali dei parenti entro il IV grado, e respinta in termini generici o evocando il fatto che i richiedenti non riuscirebbero a garantire al minorenne interessato un adeguato distacco rispetto al genitore dal quale si opera l’allontanamento.

Coordinamento nazionale Figli di genitori separati  –  E-mail: dirittiminori2022@gmail.com

 

Allegato: 1 – Comunicato stampa Strasburgo 22-11-2022- Interrogazione parlamentare e Commissione Diritti minori
Allegato: 2 – Manifesto figli di separati_22-11-2022
Allegato : 3 – Strasburgo22112022

 

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